Presentato oggi a Milano, in occasione della giornata internazionale dell’ambiente il primo marchio di Logistica Sostenibile.

 

 

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Comunicato Stampa

Nasce in Italia il primo MARCHIO di LOGISTICA SOSTENIBILE

SosLog – Associazione per la Logistica Sostenibile e Lloyd’s Register, annunciano il lancio di un PROTOCOLLO che mira ad oggettivare e riconoscere, attraverso uno specifico MARCHIO, lâ’impegno delle imprese per una maggiore sostenibilità  ambientale, economica e sociale dei propri processi di logistica e supply chain.

Un MARCHIO che potrà  aiutare il consumatore finale a sviluppare una maggiore consapevole nell’acquisto di prodotti trasportati/immagazzinati e movimentati/distribuiti con processi sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Una nuova possibilità  per orientarci davanti ad un banco di un supermercato o mentre effettuiamo la scelta per la consegna di un acquisto online riconoscendo il contributo alla catena del valore che la logistica ha sulla nostra quotidianità .

Milano, 5 Giugno 2017

Un protocollo privato frutto della ricerca pluriennale dell’associazione SosLog sulle sfide e le opportunità  della logistica sostenibile che ha preso forma attraverso la collaborazione con Lloyd’s Register, uno dei principali Organismi di Certificazione al mondo, con l’intento dichiarato di supportare gli operatori logistici, le aziende manifatturiere e gli operatori della grande distribuzione nel loro percorso di innovazione e sviluppo sostenibile.

I processi di logistica e supply chain vengono ancora oggi indicati come processi a forte impatto ambientale, economico e sociale. Impatti che, se trascurati, rischiano di vanificare gli sforzi profusi per abbattere l’impronta ecologica e gli effetti economico-sociali di molti prodotti e servizi che vengono consumati quotidianamente.

Il protocollo introduce, per la prima volta nei processi di logistica e supply chain, anche il tema della sostenibilità  economica e sociale perchè sono sempre più evidenti i rischi di comportamenti e modalità  degenerative su molti processi di trasporto, movimentazione, magazzinaggio e distribuzione, conseguenza di una pressione al ribasso sui prezzi non più sostenibile e frutto di una percezione errata del valore della logistica e del suo contributo all’industria manifatturiera e per ciò che attiene ai nuovi modelli di consumo e di e-commerce.

Il protocollo nasce allora come strumento con cui le aziende potranno sviluppare un proprio modello di sostenibilità  perseguendo nel tempo obiettivi strutturati e adeguati al proprio livello di consapevolezza e necessità . Un percorso personalizzato che permetterà  di calare il tema della sostenibilità  ambientale, sociale ed economica nella propria organizzazione attraverso una guida predefinita e riconosciuta.

Il protocollo è ovviamente un percorso volontario: l’azienda da una parte non è obbligata a norme cogenti e dall’altra può vantare l’impegno nel perseguire un obiettivo di sviluppo sostenibile quale elemento differenziante con i propri competitor e valorizzante per i propri clienti diretti ed indiretti. Un esempio tangibile per evitare l’autoreferenzialità  dei risultati, sempre più sbandierata nelle pratiche di greenwashing, e che per di più sarà  riconosciuto da Lloyd’s Register oltre i confini nazionali.

Il protocollo per la logistica sostenibile garantisce l’adattamento ai nuovi standard GRI e ISO integrandone i principi e la nuova struttura metodologica offrendo vantaggi concreti, sia dal punto di vista dello sviluppo del modello e delle relative attività  di implementazione, sia per ciò che riguarda le attività  di audit. Le aziende in questo modo si preparano già  alla transizione ai nuovi schemi certificativi. L’adesione al protocollo rappresenterà  una chiara oggettivazione del proprio impegno di sostenibilità , come leva commerciale, promozionale e di cambio culturale, attraverso un marchio che potrà  essere esposto ufficialmente sui propri mezzi, gli asset, i prodotti e su tutto il materiale promozionale. Un supporto che faciliterà  tutti i portatori di interesse nella valutazione della coerenza tra quanto viene dichiarato e quanto viene effettivamente fatto nei confronti della sostenibilità da parte delle imprese.

Abbiamo raccolto oltre 10 anni di casi aziendali e lavorato per molti mesi insieme ad operatori nazionali ed internazionali” – ha commentato Daniele Testi, Presidente di SosLog – “per arrivare a sintetizzare un modello sulla base di 21 sfide di logistica sostenibile che riteniamo siano oggi la base teorica per oggettivare l’impegno degli operatori coinvolti a vario titolo nella supply chain. Siamo di fronte ad una sfida fondamentale per il futuro delle attività  economiche dove, non solo l’ambiente ma anche l’uomo con il suo lavoro e l’impresa con la sua motivata ricerca di profitto, devono ritrovare un nuovo equilibrio. Il protocollo di logistica sostenibile, nasce in Italia e per la prima volta unisce tutti questi fattori alzando l’asticella verso una definizione di sostenibilità  come leva per innovare, essere più efficienti e quindi più competitivi. Sappiamo che sarà  un percorso complesso e molto lungo che potrà  essere velocizzato solo se crescerà  una nuova cultura nel consumatore finale che potrà  riconoscere e valorizzare la differenza di un prodotto o servizio, non solo in base alla provenienza o alla modalità  di produzione, ma anche considerando il processo logistico che ne ha determinato il ciclo di vita; dall’approvvigionamento al suo auspicabile riciclo o riuso finale.”

Elena Cervasio, Sustainability and Customized Assurance Senior Manager di Lloyd’s Register ha così¬ commentato: “il lavoro in concerto tra Lloyd’s e l’associazione è stato fondamentale per offrire alle aziende uno strumento di autoanalisi e confronto, allineato a tutte le iniziative internazionali. L’emanazione da parte delle Nazioni Unite dei 17 target per lo sviluppo sostenibile conferma come il tema della corporate social responsibility sia assolutamente attuale nonché condizione che deve permeare tutti i settori ed interessare tutti i soggetti, da chi produce, chi trasporta, fino al consumatore finale al quale devono essere offerte soluzioni chiare, trasparenti e riconoscibili per scelte di consumo responsabili. Il protocollo di logistica sostenibile ha proprio questo obbiettivo: dare concretezza e trasparenza a tutti gli attori coinvolti lungo la filiera.”

A partire da oggi sarà  avviata una campagna di comunicazione ed informazione specifica nelle principali testate di settore, sui quotidiani generalisti e sui social network oltre ad una serie di convegni, webinar ed incontri personalizzati organizzati da SosLog, Lloyd’s Register ed altri partner con l’obiettivo di spiegare i vantaggi del nuovo protocollo e le modalità  per aderire all’iniziativa.

Per maggiori informazioni: segreteria@sos-logistica.org  Elena.Cervasio@lr.org

Per Richiedere di aderire all’iniziativa: https://www.sos-logistica.org/protocollo-sos-log/#aderisci