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Da Desenzano sul Garda, un contributo del Consigliere SOS LOG Ing. Renzo Provedel, che ha recentemente partecipato all’incontro “Scienza e bicicletta: le nuove frontiere di una passione”.

 

Comincio questo racconto di un pomeriggio a Desenzano del Garda in compagnia di quattordici persone; sono i relatori dell’incontro “Scienza e bicicletta: le nuove frontiere di una passione”, che ci hanno raccontato la bicicletta e la sua relazione con la scienza, l’ambiente e la salute e hanno distribuito a piene mani ispirazioni e idee per renderci un po’ più felici e consapevoli … su due ruote.

Il messaggio da cui inizio è quello proiettato con una slide:

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La slide dice che ci sono 8-10 milioni di “sportivi”, potenziali utenti di servizi… servizi che non ci sono oggi in Italia ! se ci fossero potrebbero facilitare la pratica della loro passione e potrebbero creare un grande e nuovo mercato; e questi servizi rinforzerebbero corretti comportamenti alimentari, creerebbero valore turistico, migliorerebbero la salute. Ce lo racconta Andrea Balestrieri, un imprenditore, che organizza i servizi per le principali manifestazioni dei ciclisti e dei maratoneti in Italia, cioè 1.000 eventi con oltre 500.000 partecipanti. Il suo web ha 1,6 milioni di visitatori unici e sta per trasformarsi in un social network tra pochi giorni: una miniera di valore per chi voglia valorizzare questo mercato, per ora potenziale, di milioni di persone che NON fanno agonismo ma usano la bicicletta per turismo, corrono, nuotano per tenersi in forma e per passione. Gli “agonisti” sono molti meno; nel caso della bicicletta sono circa 60.000 e i ciclo-turisti… milioni!

 

Ecco Andrea Balestrieri: www.mysdam.net, a.balestrieri@sdam.it che ci ha dato molte informazioni sull’agonismo, cioè sugli eventi “granfondo”:

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Un esempio di gran fondo è quello che il leader italiano e forse mondiale dell’industria della bicicletta, cioè COLNAGO, ha organizzato a Desenzano per il fine settimana: tre giri con distanze diverse: una trentina  di chilometri per i non agonisti e due giri, da 100 a 160 chilometri, per gli agonisti.

Ecco lo stand COLNAGO (www.colnago.com) in piazza:

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Ce ne ha parlato Tazio Palvarin. L’idea del granfondo è nata nel 2009 con un bel punto interrogativo sulla prima partecipazione…che non è andata male con i suoi 700 iscritti; ma nel 2016 gli iscritti sono diventati 3.500, qui a Desenzano; ed il 33% sono stranieri: un buon esempio di opportunità turistica. Prendiamone nota.

 

Quanto costa una bicicletta “tecnologica” ai massimi livelli e come è fatta?

Il relatore è stato Roberto Cingolani, direttore di IIT (Istituto italiano di Tecnologia di Genova), uno dei massimi esperti mondiali di nanotecnologie e grande appassionato di bicicletta, anche “estrema” con la sua mountain bike:

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Al centro Roberto Cingolani, alla sinistra, nella foto, Andrea Balestrieri.

Roberto ci ha detto che la tecnologia più promettente per innovare la bicicletta è il grafene, nanoparticella molto versatile, tanto da poter rivoluzionare le connessioni in tutti gli apparati elettronici perchè il circuito si può deporre con un “inchiostro al grafene” che può essere anche accartocciato…ci ha mostrato un filmato.

Il grafene si ottiene a partire dalla grafite (vi ricordate ancora della punta della vostra matita ?):

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Il ciclo produttivo del grafene dalla grafite

Torniamo al costo. Intanto è bene sapere che una moderna bicicletta e l’abbigliamento del ciclista possono mostrare una cinquantina di brevetti; la bici può pesare 6,5 chilogrammi e costare anche oltre 10.000 euro. L’Italia è posizionata benissimo nel panorama mondiale delle competenze e del know-how dell’industria della bicicletta; unica carenza è la mancanza di capacità produttiva dei materiali in fibra di carbonio, ma per il resto siamo leader mondiali: così afferma Roberto Cingolani.

Dopo questi primi racconti di “assaggio” adesso esploriamo il Convegno nella sua completezza. Marco Benedetti consigliere FIAB, la federazione italiana amici della bicicletta, ha creato il fil rouge dell’incontro ed ha selezionato tre relazioni della bicicletta col mondo: bicicletta e ambiente, bicicletta e salute, bicicletta e scienza.

 

Ecco Marco Benedetti: http://www.fiab-onlus.it/bici/, marco.benedetti@fiab-onlus.it

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BICICLETTA ed AMBIENTE

Sul tema ambiente Alessandra Pugnetti, CNR, ha ricordato a tutti che per osservare un ambiente si deve procedere con LENTEZZA: ecco perchè emergono i percorsi, a piedi ed in bicicletta, nelle oasi ecologiche che il mondo della Ricerca ha selezionato in tutto il mondo, oltre 400 in Europa e 80 in Italia. Questi fanno parte dell’ampio e duraturo programma LTER (http://www.lteritalia.it/it/cammini) che ha coinvolto scienziati e cittadini; quest’anno verrà organizzato il viaggio TERRAMARE, 500 chilometri, 1-6 luglio, da Mantova a Venezia, con l’uso intermodale di mezzi diversi: bicicletta, barca, autobus, treno. Si faranno raccolta di dati scientifici, lezioni di ecologia, osservazioni degli eco-sistemi: una esperienza straordinaria tra scienza e natura.

 

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Domenico d’Alelio, stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, ci ha ricordato che la parola ECOLOGIA è stata proposta nel 1866 dallo scienziato Ernst Haeckl e che il suo significato è “studio della casa”, davvero una metafora di grande impatto emozionale.

Il suo lavoro, lo studio del plancton, ci ha rivelato che il 50% dell’ossigeno della Terra è prodotto dal plancton! Ricordiamocelo quando vediamo le devastanti scene dei mari come ce li raccontano i film-maker nei loro cortometraggi di monitoraggio dell’ambiente.

Ecco relatrice Alessandra Pugnetti (http://www.ismar.cnr.it/personale/pugnetti-alessandra) e il relatore Domenico d’Alelio (https://www.researchgate.net/profile/Domenico_DAlelio):

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BICICLETTA e SALUTE

Da Copenhagen ci ha parlato Francesca Racioppi che lavora per la OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

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Francesca Racioppi mentre interviene al Convegno via Skype 

 

E ci ha detto che le organizzazioni internazionali, come OCSE e Unione Europea, e le Università, come Cambridge, stanno studiando la relazione tra l’uso della bicicletta e la salute con risultati sorprendenti ed anche controintuitivi come:

  • riduzione di 100.000 morti premature/anno in Europa se tutte le persone con età 20-74 anni aumentassero l’uso giornaliero della bicicletta di soli 15 minuti;
  • vantaggi per la salute se andassimo in bici anche in ambienti urbani inquinati.

Italo Meloni, giornalista, ha condotto un’approfondita analisi dei fattori che influenzano l’uso della bici nelle città di Cagliari e Sassari, con oltre 7.000 risposte; ed ha scoperto che  sono tre i fattori chiave influenti:

  • il contesto;
  • l’individuo;
  • le convinzioni e credenze che aleggiano intorno alla bicicletta.

La conclusione è che NON è sufficiente costruire piste ciclabili; si devono fare, sì, le infrastrutture ma devono essere promossi nuovi paradigmi:

  • “bici mi piaci” perchè la parcheggio facilmente;
  • “bici mi piaci” perchè fa bene alla salute,
  • “bici mi piaci” perchè NON produce emissioni inquinanti
  • “bici mi piaci” perchè incrementa la frequentazione dei centri storici.

Occorre quindi, dice Italo, costruire e comunicare un sistema sociale favorevole alla bicicletta.

 

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Risultati dal sondaggio “bici mi piaci” a Cagliari e Sassari

 

Luca Carra, dal suo osservatorio, la rivista “Scienzainrete”, osserva che i gas serra sono restati fermi a 270 parti per milione per 900.000 anni e che negli ultimi 200 anni sono cresciuti a oltre 400 parti per milione. Evitare o mitigare l’innalzamento dei mari, che potrebbe essere devastante per migliaia di chilometri di costa in tutto il mondo, dipenderà dalla capacità di NON  far aumentare la CO2; e la bicicletta diventa un indicatore di tale capacità, perchè è correlata al fattore “cultura”; in una relazione presentata al COP 21 di Parigi sono stati forniti alcuni dati che correlano “cultura” con le bicilcette possedute;  si è visto che le popolazioni a più basso reddito e più basso livello culturale hanno pochissime bici, meno del 5% della popolazione; le popolazioni più “colte” hanno il 15-30% di biciclette.

 

BICICLETTA e SCIENZA

Maurizio Tira, professore all’Università di Brescia, ha coordinato la sessione “scienza e bicicletta” di cui vi ho già relazionato con gli interventi di Roberto Cingolani, Andrea Balestrieri e Tazio Palvarini.

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Ora posso concludere …. con l’apertura della Sindaca Rosa Leso e dell’assessore allo sport Valentino Righetti, che vedete in questa foto:

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A sinistra Rosa Leso, a destra Valentino Righetti

 

Per Rosa Leso la bicicletta è diventata una icona simbolo della sostenibiltà e della scelta del Comune di Desenzano di ospitare, oramai da anni, l’evento di turismo sostenibile della COLNAGO.

Per Valentino Righetti la bicicletta, come proposto nella trasmissione radiofonica CATERPILLAR, si meriterebbe il premio NOBEL, perchè è un mezzo “democratico” e sostenibile. E aggiunge che l’Italia è stata ed è leader mondiale dell’innovazione del prodotto bicicletta e cita il contributo COLNAGO che ha inventato il telaio Master a profilo stellare, ha sviluppato tubi in fibra di carbonio, ruote com­pos­ite a tre raggi e cam­bio inglo­bato nella corona.

 

E ora davvero concludo con alcune immagini:

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La bicicletta “green” fotografata sulle strade di Desenzano

 

Il testimonial del convegno, presente anche nella locandina:

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Albert Einstein in bicicletta, California Institute of Technology, 1931

 

E infine la mia “firma”:

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…unita a quella di Desenzano sul Garda!

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Evviva la bicicletta, evviva i ciclisti !